Recensioni - Diari di Cineclub n. 134/2025 - Finding Marta, una ricerca tra passato e presente in data dicembre 31, 2024 Ottieni link Facebook X Pinterest Email Altre app n. 134 48 Finding Marta, una ricerca tra passato e presente Un ilm sulla musa di Pirandello, di Lorenzo Daniele, scritto da Alessandra Cilio e interpretato da Margherita Peluso La igura di Pirandello non ha bisogno di pre - sentazioni, abbiamo stu - diato (chi più chi meno) la sua produzione let - teraria, conosciamo i suoi più importanti lavori teatrali, tutte le sue opere sono state spesso spunto di tra - me cinematograiche e anche lui stesso, come personaggio, compare in molti ilm. Quello che conosciamo meno è la sua vita privata e le igure importanti intorno a lui. Una di queste è Marta Abba, la più fedele interprete della sua drammaturgia, nonché sua musa ispiratrice come testimonia lo scambio epistolare che ac - compagnò tutto il loro rapporto. Il docu-ilm di Lorenzo Daniele punta a far luce proprio su questa igura così importante nella parte inale della vita del maestro siciliano e allo stesso tempo sconosciuta al grande pubblico. Marta Abba nacque a Milano nel 1900 e co - minciò a recitare dall’età di quindici anni stu - diando all’Accademia dei Filodrammatici. Do - po l’esordio nel 1924 venne scritturata da Pirandello come prima attrice al Teatro d’Arte di Roma, alla conclusione di quest’esperienza, nel 1928, fondò una propria compagnia con la quale continuò a mettere in scena le opere di Pirandello pur allargando il repertorio ad altri autori. Seguirono molte fortunate tournee all’estero, ma nel 1938, due anni dopo la morte di Pirandello, la sua carriera artistica si inter - ruppe a seguito del suo matrimonio con un potente industriale americano. Fino al 1952 visse negli Stati Uniti e dopo il divorzio tornò in Italia dove tentò di riavviare la sua carriera artistica, ma senza successo. Morì, dimenti - cata dal mondo dello spettacolo, all’età di 88 anni, nella sua città natale. L’idea del ilm nasce dall’incontro tra il regista e la protagonista del ilm: Margherita Peluso, un’attrice milanese d’origine siciliana che nel 2017 mette in scena un suo lavoro teatrale su Marta Abba ( Io Marta scritto da Margherita Peluso, regia di Fay Simspon, Musiche di Ste - phen Dembsky, disponibile sul canale youtu - be dell’attrice). Le similitudini tra Marta Abba e Margherita Peluso, insieme alla volontà di dare lustro a un personaggio che in poco più di dieci anni di attività ha lasciato un’impron - ta indelebile nel teatro italiano, ha spinto il re - gista siciliano a creare un’opera in cui si in - trecciano diversi piani narrativi tra inzione, realtà, racconto autobiograico e ricerca do - cumentale. Il ilm racconta di Margherita, un’attrice tea - trale che nonostante gli studi, le capacità e gli sforzi fa fatica a trovare il percorso con cui esprimere la propria passione e decide di intra - prendere un viaggio alla ricerca di informazio - ni sulla igura di Marta Abba sentendola molto vicina e sé. Un percorso anche interiore sul signiicato profondo della recitazione che la porterà nei luoghi in cui l’attività teatrale del - la Abba si è svolta. Partendo da Agrigento e in particolare dalla casa contrada Kaos dove è conservato parte dell’epistolario tra la Abba e Pirandello (in tutto circa 800 lettere), il tragit - to prosegue per la capitale dove l’attrice fu scritturata da Pirandello nel 1925 per il suo Te - atro d’Arte, e arriva all’università di Princeton dove è conservata la maggior parte delle lette - re scambiate tra Pirandello e Marta Abba. Il percorso così descritto è strutturato come un racconto di inzione in cui la protagonista Margherita si mette in viaggio alla scoperta di sé stessa attraverso un’indagine sulle tracce lasciate dalla musa di Pirandello. Una ricerca durante la quale la componente documentari - stica acquista via via maggiore rilevanza met - tendo al centro la igura della Abba. Ciò avviene anche grazie ai contributi forniti da importan - ti esperti di teatro e letteratura: David J. Dia - mond, un actor coach de “La MaMa theatre” di New York il quale guiderà l’indagine di Mar - gherita con i suoi suggerimenti; l’attrice sici - liana Lucia Sardo che approfondirà l’aspetto delle connessioni tra la Abba e il teatro a lei contemporaneo; il già citato Professor Frassi - ca, docente di Letteratura Italiana presso l’U - niversità di Princeton nonché custode del prezioso carteggio e la professoressa Anna - maria Andreoli, Presidente dell’Istituto di stu - di pirandelliani che si occuperà di confutare la tesi secondo la quale tra l’attrice e lo scrittore ci fosse una relazione sentimentale. Proprio quest’ultimo punto è uno dei più dibattuti: una lettura supericiale dell’epistolario e alcune ricostruzioni fantasiose, anche in ilm recenti, hanno alimentato l’idea di una liaison tra i due. Dal documentario di Daniele emerge bensì un rapporto, seppur tormentato e a volte ambiguo, fondato su un comune sentimento artistico e una sintonia profonda basata su una medesi - ma visione del teatro e dell’arte. Dalle lettere spicca piuttosto la personalità forte della Abba, una donna forte e caparbia, coraggiosa, per certi versi ribelle, capace di dirigere e gestire una compagnia teatrale, fatto rarissimo in un mon - do di uomini come quello del teatro di allora. Materiali d’archivio inediti contribuiscono a dare maggiore spessore al racconto che, sep - pur per alcuni tratti fatichi a mantenere coesi i vari piani narrativi, riesce nell’intento di esaltare i meriti artistici di un personaggio ancora troppo poco conosciuto. Un grande e impegnativo lavoro durato quasi due anni portato avanti con passione e dedizione dal regista Lorenzo Daniele e delle sceneggiatrici Alessandra Cilio e Margherita Peluso: la cop - pia Daniele, Cilio da sempre si occupa di cine - ma documentario e di divulgazione dell’Anti - co attraverso le arti visive come dimostra il Festival della Comunicazione e del Cinema ar - cheologico di Licodia Eubea (Catania) di cui esercitano entrambi la direzione artistica; Margherita Peluso, l’altra autrice del ilm di cui ho accennato in apertura, è stata in qualche modo il motore della messa in scena e dà voce e spazio a Marta Abba nel ilm. Come dichiara Daniele nelle note di regia, Margherita s’iden - tiica totalmente con Marta, condividendone la vocazione e il sacriicio all’Arte, con una in - terpretazione al servizio della narrazione in - troducendo inizialmente la igura della Abba per poi lasciarle spazio e visibilità. Per chi non è riuscito a vedere il ilm in sala durante gli eventi organizzati appositamente a cui hanno partecipato gli autori, il consiglio è di recuperarlo sulle piattaforme di strea - ming che lo ospiteranno nei prossimi mesi per apprezzare questa igura di artista e di donna tuttora moderna e attuale. Tonino Mannella Tonino Mannella SCARICA GRATIS DIARI DI CINECLUB N. 134